NON TE NE SEI ACCORTO
La crisi è finita
Come diceva un mio adorato insegnante, le cose non vanno bene perché non facciamo ciò che andrebbe fatto. E così vale soprattutto per le crisi che viviamo.
Parlare di un tema così sensibile in un periodo in cui molti affrontano sfide importanti può essere complesso. Nel momento in cui scrivo siamo appena usciti da una pandemia, da due anni c’è la guerra in Ucraina e un nuovo conflitto dilania il Medio Oriente.
Perciò, se pensi che io abbia perso la ragione nel considerare che siamo fuori dalla crisi, non hai tutti i torti, ma dammi il tempo di ragionare con te e cercherò di chiarirmi.
Nella vita quotidiana puoi trovarti in due situazioni molto nette e distinte che prima distingui e prima puoi fare qualcosa per agire nel tuo interesse.
In breve, potresti avere a che fare con:
un problema
una condizione
Qual è la differenza pratica? Che i problemi per te sono momenti affrontabili, le condizioni invece non ti danno alcun margine di manovra e sono quindi inevitabili.
Se magari sei da sempre un impiegato amministrativo il fatto che ci sia un’infiltrazione in casa è sicuramente una condizione.
Non hai infatti potere su di essa e l’unica cosa che puoi fare è chiamare un idraulico o un muratore con conoscenze specifiche.
Se ti ammali, vivi sempre una condizione poiché, a meno che tu non sia un medico, hai bisogno di qualcuno che possa fare la diagnosi e fornirti la terapia per guarire.
Al contrario se hai bisogno di pianificare un itinerario di viaggio, un percorso di studi, una negoziazione sul lavoro o cosa cucinare stasera rispetto quello che hai in frigorifero è probabilmente possibile saper scegliere il da farsi e passare all’azione.
Ecco quindi che sapere distinguere tra problemi e condizioni ti mette di fronte alle tue responsabilità.
- Puoi fare qualcosa per risolvere il problema che stai affrontando perché hai le giuste capacità? Sì. Ottimo. Allora pensa a come fare per ottenere il migliore dei risultati
- Non puoi fare nulla perché non hai potere sulla situazione? Bene, siediti e lascia la tua forma impressa sul divano mentre subisci quello che ti succede. Giusto vero? Per niente!
Il Coaching e la crisi da affrontare
E qui incominciamo a ragionare su come essere sempre protagonisti e responsabili di ciò che accade.
Da sempre senti parlare di crisi, soprattutto in Italia ed è diventata la colonna sonora della nostra esistenza. Per tutti? Non proprio.
Molte persone escono da questa mentalità. Nonostante l’ambiente in cui vivano non sia dei più favorevoli, scelgono di imparare ad affrontare le avversità e, cosa più importante, decidono di rapportarsi in modo diverso alle condizioni in cui vivono.
Il Coaching si inserisce qui come un potente alleato nella ricerca di trasformazione personale, perché è uno strumento che ti guida nel distinguere, può offrirti prospettive fresche, strategie innovative e il supporto necessario per trovare soluzioni pratiche.
Come? Valutando come queste condizioni possano essere aggirate.
È qui che attivi la creatività massima dandoti da fare prima con il pensiero, poi con il corpo, arrivando infine a “sporcarti le mani” per modellare la realtà a tuo piacimento.
Non puoi avere nel tempo più breve uno stipendio superiore ma puoi imparare come fare la spesa in modo più conveniente mantenendo la qualità del cibo.
Non sei un idraulico ma puoi guardare un tutorial su YouTube e imparare da solo come cambiare il sifone del lavabo (ovviamente dopo aver chiuso il rubinetto centrale dell’acqua).
Non puoi permetterti un Master in Business Administration, ma puoi fare un corso online, magari completamente gratuito. Cosa succede, dunque? Ti adatti, superi la crisi e inizi a fare le cose in modo diverso.
Nel momento in cui ti adatti e impari altro avvicini persone diverse da te, frequenti ambienti mai conosciuti e ti scopri una persona nuova.
Superi la tua situazione di crisi indossando un altro abito e sentendoti in diverso.
Già, perché fino a quando non ti senti diverso, più capace e più in grado dì fare qualcosa non puoi superare la crisi, che prima di essere fuori da te è dentro di te.
Magari stai pensando “non posso sentirmi in modo diverso in modo rapido e con più facilità?”.
Scordatelo, la vita non prevede scorciatoie.
Per sentirti così hai bisogno di fare “palestra” facendo esperienza e accettando due elementi essenziali:
la fatica fisica e mentale
la certezza di sbagliare almeno una volta
Se sei d’accordo con quello che ho scritto ti potresti chiedere per esempio: come posso essere protagonista in una condizione che si verifica a migliaia di chilometri da me, coinvolgendo individui che non conosco e che stanno vivendo momenti di sofferenza?
Non puoi infatti intervenire direttamente per fermare una crisi climatica, correggere un’economia in crisi o porre fine a un conflitto bellico.
Capisco appieno il tuo dubbio. Però so che, quando una persona sviluppa la capacità di risolvere problemi e raggiungere obiettivi, la sua prospettiva cambia in maniera significativa.
Questo cambiamento di mentalità agisce come “un’epidemia positiva”, influenzando beneficamente chi le sta accanto.
Quindi, anche senza il controllo diretto su eventi globali, puoi comunque contribuire positivamente al cambiamento, partendo da piccoli gesti nel tuo contesto locale.
E noi tutti sappiamo che ormai il confine tra il locale e il globale è davvero sottile grazie a Internet.
E tu ora, sei pronto a sporcarti le mani?
Il potere è la capacità di raggiungere degli scopi. Il potere è la capacità di effettuare dei cambiamenti.
ORA TOCCA A TE
Fai il primo passo
Ti trovi in una di queste situazioni? Qualcosa ti suona familiare?
credo che sia ora di cambiare qualcosa nella mia vita e nel lavoro
voglio cominciare a vivere seguendo di più i miei desideri
penso di meritare di meglio rispetto a quello che ho adesso
Se almeno una delle tre frasi dice qualcosa di te allora sono pronto a lavorare per aiutarti a costruire il ponte verso il tuo futuro.
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